Solstice

Claudine Doury

OPENING: 25 Settembre 2024, presso Rifugio Digitale
25 Settembre – 13 Ottobre, 2024 | Mer. – Dom. 11.00-19.00

Dal 25 settembre al 13 ottobre 2024 Rifugio Digitale presenta la mostra Solstice, della fotografa Claudine Doury, che rappresenta la settima e ultima tappa del ciclo espositivo dedicato alla fotografia contemporanea Homecoming, ideato da Irene Alison e curato da Irene Alison e Paolo Cagnacci. L’evento è organizzato in collaborazione con Forma Edizioni e l’Associazione InFoto Firenze e grazie al supporto di Gruppo AF e Banca Ifigest. L’inaugurazione si terrà mercoledì 25 settembre 2024 alle ore 18.30 alla presenza dell’artista e dei curatori.

Dal giorno dell’inaugurazione sarà anche possibile consultare il catalogo delle opere disponibili di Claudine Doury sul sito di Forma Edizioni.

Claudine Doury, Solstice-Kupala, the llake Ives, Belarus 2019.

Conosci l’artista

BIO

Claudine Doury è una fotografa francese nata a Blois e residente a Parigi.
È stata premiata con il Leica Oscar Barnack Award (1999), il World Press Photos Prize (2000) e il Prix Niépce nel 2004. Nel 2017 è stata la vincitrice di una commissione nazionale del Ministero della Cultura sui giovani in Francia e nello stesso anno ha ricevuto il premio Marc Ladreit de Lacharrière – Académie des Beaux-Arts. Nel 2022 è stata la vincitrice della commissione fotografica del Ministero della Cultura Radioscopie de la France.

Il suo lavoro viene regolarmente esposto in Francia e all’estero e le sue fotografie sono presenti in prestigiose collezioni private e pubbliche, tra cui il Fonds National d’Art Contemporain, la Bibliothèque Nationale de France, l’OBC di Neuflize e la Fondation Hermès, le artoteche di La Rochelle e La Roche-sur-Yon, il Musée de l’Elysée di Losanna, il Musée de la Photographie di Charleroi, il Fonds d’Art Contemporain di Meyrin (Svizzera), il Musée de la Photographie di Braga, l’Imagerie di Lannion, e la collezione Agnès B.

Ha pubblicato 6 monografie: Peuples de Sibérie (Le Seuil, 1999), Artek, un été en Crimée (La Martinière, 2004), Loulan Beauty (Le Chêne, 2007), Sasha (Le Caillou Bleu, 2011), L’Homme Nouveau (Filigranes, 2016), Amour (Chose Commune, 2019) e Solstice (Originiedizioni, 2024).

Nell’intersezione tra realtà e finzione, il suo lavoro affronta le nozioni di memoria e transizione, in particolare l’adolescenza e il viaggio, temi centrali del suo lavoro.
Claudine Doury è rappresentata dalla galleria In Camera di Parigi ed è membro dell’agenzia Vu.

In copertina: Claudine Doury

Testo curatoriale di Irene Alison

Tra il 2023 e il 2024, il ciclo espositivo Homecoming ha indagato il concetto di identità in relazione ai luoghi, esplorando l’idea di “casa” come ritorno alle origini, come riscoperta della propria cultura o delle proprie radici. Con la mostra Solstice di Claudine Doury, a cura di Irene Alison e Paolo Cagnacci, ultimo appuntamento del ciclo, il nostro percorso ci conduce, attraverso le immagini della fotografa francese, alla scoperta di riti antichi ma anche di inquietudini e istanze assolutamente contemporanee: il rapporto tra esseri umani e natura; il dialogo tra presente e memoria; il potere creativo e rivoluzionario della femminilità; il confine sottile tra transizione, perdita, cambiamento e nuovi inizi.

Viaggiatrice empatica e sensibile che negli ultimi decenni ha ampiamente documentato regioni come l’Asia centrale, la Crimea e la Siberia, fotografa di grande talento e vincitrice del prestigioso Leica Oskar Barnack Award nel 1999, Doury da oltre un decennio, ogni 21 giugno, intraprende un viaggio che la porta da San Pietroburgo a Maloyaroslavets in Russia, fino all’isola del lago Ives in Bielorussia, a Kaunas, Vilnius e nelle campagne polacche e lettoni, per documentare i riti del solstizio.

Chiamata Kupala dagli slavi, Kupalès dai baltici, la notte del solstizio è una celebrazione tradizionale le cui radici affondano nelle feste pagane legate alle forze della natura e al culto del sole, un evento che accoglie e festeggia il breve periodo in cui i cieli del nord raggiungono il crepuscolo ma mai l’oscurità. Dimenticati nella maggior parte dell’Europa occidentale, i riti pagani del sole, radicati in secoli di storia, sono ancora fort

sentiti nelle regioni settentrionali dell’Europa orientale. Doury li racconta con immagini misteriose e delicate, in bilico tra la realtà e il sogno, per evocare le forze invisibili che si muovono attraverso questi luoghi in una notte che sembra senza fine e che promette nuovi inizi, e per celebrare il potere espressivo e spirituale della luce.

Programma

  • 25 Settembre ore 13,00: conferenza stampa con Claudine Doury
    ingresso libero

  • 25 Settembre dalle ore 16,00 alle 17,30 presso La Bottega di Infoto in via Leonardo Bruni, 4: lecture con Claudine Doury in dialogo con la curatrice Irene Alison
    ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

  • 25 Settembre ore 18,30: inaugurazione della mostra con Claudine Doury e i curatori Irene Alison e Paolo Cagnacci
    ingresso libero

  • 25 Settembre – 13 Ottobre 2024, Mer.- Dom. 11,00-19,00: visite alla mostra
    Ingresso libero; prenotazione obbligatoria per le visite guidate

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