Sheltered Landscapes
zancan
OPENING 28 settembre ore 18:30
28.09-15.10.2023
Wed. – Sun. 11 a.m.-7 p.m.
In copertina: © zancan, Sheltered Landscapes, 2023
C’è un sentimento di atemporalità, dove resti di antiche civiltà incontrano elementi grafici ancorati all’era digitale. La tensione tra l’architettura digitale, a volte rigida e ben identificabile attraverso linee e forme monocromatiche, afferma la coesistenza e allo stesso tempo le interferenze dell’umanità con il mondo naturale.
Per Sheltered Landscapes, l’artista zancan ha scelto di comporre un paesaggio naturalistico codificato lungo sedici monitor. La sua specificità è data dalla disposizione dell’opera stessa, la quale riflette la volontà dell’artista di riconsiderare il suo concetto di composizione, aggiungendo una dimensione narrativa all’opera, utilizzando la lunghezza del tunnel come linea temporale. Ogni parte dell’opera prosegue sullo schermo successivo, creando un paesaggio in continua evoluzione mentre si cammina lungo la galleria.
Le opere esposte rappresentano il culmine di due anni di progettazione di algoritmi creati dall’artista per rappresentare la natura attraverso un codice di programmazione. L’opera di Michaël Zancan prende spunto da un suo precedente lavoro, Kumono Shingou, una collezione di cento opere generative che trae ispirazione dalla cultura giapponese. Trasponendo le ambientazioni in Italia, vengono introdotti nel processo di elaborazione artistica elementi tipici dell’architettura fiorentina, seppure in chiave minimalista e stilizzata, specie arboree locali e topologia dei paesaggi toscani. L’intento di quest’opera non è il realismo o l’accuratezza naturalistica, piuttosto la commistione di elementi provenienti da culture diverse a testimonianza del viaggio dell’artista nel mondo attraverso le sue opere.
zancan
È nato a Bordeaux nel 1976. È un artista generativo ma è anche un pittore e un programmatore. Unendo la sua pratica pittorica con lo sviluppo di algoritmi volti a ricreare sotto forma di codice la natura che ci circonda, è stato tra i precursori dell’arte programmabile o algoritmica su blockchain, generative art (arte che genera arte), rivelando le infinite possibilità di un genere figurativo-generativo portato alla luce dalla computer graphic già agli inizi degli anni Sessanta. Le sue rappresentazioni di forme naturali con studio di algoritmi e programmazione in JavaScript ricordano il legame necessario tra l’uomo e la natura, ponendo l’attenzione sulle attuali questioni ambientali e sociali.
https://zancan.art/Main
Il ciclo Digital Horizons.
Digital Horizons vedrà coinvolta una serie di artisti nativi digitali di fama internazionale, i quali con l’avvento di nuove tecnologie legate al mondo del web e della programmazione, hanno manipolato il digitale per creare forme artistiche legate all’arte dell’effimero, elaborando opere di videoarte, scultura digitale, ambienti immersivi e paesaggi sonori. La tecnologia che supporta queste forme d’espressione artistica è in continua evoluzione, orizzonti digitali nei quali intravedere il domani, grazie all’intuizione degli artisti. Il percorso espositivo porterà a Firenze opere d’arte digitali site-specific pensate e create appositamente per gli spazi di Rifugio Digitale, un tunnel antiaereo riportato alla luce grazie al lavoro dello studio di architettura Archea Associati e inaugurato il 13 aprile 2022.